Si concludono i laboratori tenuti dalla compagnia “Macchiati”

Domenica 20 giugno si è concluso il terzo modulo “Primavera- dal palco al parco” dei laboratori tenuti da Alessandro Manzini e Irene Bonzi della compagnia Macchiati. 

I 32 piccoli attori che hanno partecipato ai corsi primaverili, divisi in tre gruppi, 5-8, 8-11 e 11-13 anni, hanno portato in scena all’interno del Parco dei forti di Chiusi Città tre diversi spettacoli.

Il 10 giugno gli allievi dagli undici ai tredici anni si sono cimentati in un vero e proprio “Viaggio dentro al Parco”: un’esplorazione teatrale del parco attraverso uno spettacolo itinerante. Gli spettatori dotati di una mappa hanno potuto esplorare liberamente il parco alla ricerca di tutti i personaggi e delle loro storie.

Il 13 giugno il gruppo dei ragazzi dagli otto agli undici anni si è esibito con “I promessi sposini”: una riduzione del romanzo di Alessandro Manzoni da parte di Alessandro Manzini. Anche in questo caso avvalendosi dello spazio il pubblico è stato portato passo dopo passo lungo un percorso a tappe. 

A conclusione lo spettacolo dei bambini dai cinque agli otto anni domenica 20 giugno. I più piccoli si sono presentati agli spettatori con “Supereroi ai forti”: uno spettacolo basato sull’improvvisazione guidata dei giovanissimi attori.

Tre giornate che hanno portato con loro una ventata di speranza e fiducia nella possibilità di tornare presto alla normalità.

E’ stato bello vedere come nonostante le difficoltà vissute soprattutto dai primi due moduli i bambini non si siano mai arresi.ha dichiarato Alessandro Manzini “Abbiamo fatto lezioni online e c’è stato chi malgrado la quarantena imposta ha dimostrato la sua volontà nell’esibirsi anche a distanza. Questo ci ha reso felici e orgogliosi, è  soddisfacente vedere le nuove generazioni credere nel teatro e nel potere che l’arte ha sugli altri”.

E proprio perché La Fondazione crede nelle nuove generazioni e nel teatro dal 12 luglio partiranno i corsi estivi in collaborazione con il Comune della Città di Chiusi. A breve saranno comunicate informazioni più dettagliate per permettere a tutti di partecipare.

IL DOPOFESTIVAL

Dal 5 Agosto ogni serata del Festival Orizzonti sarà arricchita da “IlDopoFestival” in Piazza del Comune! A partire dalle 22:00, i ristoratori di Chiusi in collaborazione con cantine e birrifici attentamente selezionati, animeranno piazza XX Settembre – meglio nota come “piazza del comune” – con speciali menù e abbinamenti! Grazie a Il Grillo è Buoncantore, Pesce D’Oro, Seasons Restaurant Wine Cafè b&b, La Solita Zuppa, Le Tartare Cucina&Vini, Birrificio L’Olmaia e Birrificio Saragiolino, Enoteca BenedettoVino, Ristorante Il Punto e il Silvo.

LA VITA SALVA – di e con Silvia Frasson

LA VITA SALVA

di e con Silvia Frasson

Una produzione Tedavi’98

in collaborazione con il Festival MONTAGNE RACCONTA

C’è un gruppo di ragazzi che corrono tra le colline.

C’è una giovane donna che riceve una proposta folle.

C’è un fratello che non vuole tornare a casa per cena e riceve una telefonata .

C’è una ragazzina che scrive i suoi sogni.

C’è una signora che si tinge i capelli mogano perché vuole cambiare vita.

Ci sono molti telefoni che squillano.

Ci sono scelte da fare e il tempo è poco.

Ci sono mani che si stringono e paure che si vincono.

C’è qualcuno che aspetta, qualcun altro viene colto dall’imprevedibile, qualcuno non ha scelta, a qualcun altro viene data un’altra possibilità.

Insomma, c’è la vita, sempre e nonostante tutto.

Una vita più forte, una vita più grande, la vita che riguarda tutti, la vita che è universale.

La vita che è sfacciata irriverente sorprendente.

E poi c’è un attrice, sola in scena, che con la sua stupefacente capacità di coinvolgere ci trasporta attraverso tutte queste vite, tutte queste storie, ci fa sorridere e ci commuove, ci avvicina così tanto a quello che racconta da farci venire un dubbio:

riguarda anche noi tutto questo?

La storia è l’incrocio di più storie, di più vite, di più personaggi. Ne seguiamo col fiato sospeso l’avvicendarsi, la trama si snocciola piano piano, si scopre pezzo dopo pezzo e ci lascia in apnea.

La vita e la morte passano di mano in mano a tutti i personaggi, li attraversano, in momenti diversi, in modi diversi, con richiami diversi.

DA COSA NASCE IL PROGETTO :

Ultimamente ho osservato la morte prendersi persone più e meno vicine. La morte che spesso arriva all’improvviso.

La morte mi ha costretto in questo ultimo anno a farsi pensare. Ed io ho forte bisogno di raccontare invece che la vita è più forte.

La vita di tutti, una vita più grande, la vita universale.

E siamo tutti in mezzo a quella stessa grande universale vita, per la quale dobbiamo fare il meglio che possiamo.

Per stilare questo progetto ho cercato di capire cosa mi attrae di questa storia.

i grandi conflitti in essa raccontati, che sono i grandi conflitti quotidiani. La morte di qualcuno, la vita di qualcun altro. La fine di qualcosa e il ricominciare.

Il dolore più grande che possa esistere e il coraggio di superarlo.

Il tutto, mischiato alla quotidianità, fortissima e quasi imperturbabile.

LO SPETTACOLO e’ PATROCINATO da A.I.D.O. TOSCANA

Alessandro Manzini

Negli anni del liceo scopre il piacere di raccontare storie ad alta voce organizzando eventi di narrazione durante le assemblee d’istituto. Nel laboratorio scolastico conosce un regista-formatore professionista e una volta diplomato inizia a seguirlo nel lavoro, per imparare il mestiere come si usa nelle botteghe artigiane. Nel 2000 è tra i fondatori dell’associazione Viandanze – culture e pratiche teatrali, con cui produce spettacoli e inizia il lavoro di insegnante nelle scuole.

Tra il 1999 al 2008 recita per il Centro Teatrale Bresciano in 45 diverse scuole della provincia; per Viandanze recita in 15 produzioni, conduce laboratori per scuole di ogni ordine e grado e per disabili, cura progetti site specific sul territorio del lago di Garda e una rassegna di teatro scolastico. Per il Festival della Brescianità scrive e interpreta 4 spettacoli. Nel 2004 si laurea in sociologia con una tesi sul teatro nella scuola, approfondisce le tecniche del teatro fisico di Lecoq nella Scuola di teatro Arsenale di Milano e la narrazione con Lucilla Giagnoni e Roberto Anglisani.

Nel 2008 si trasferisce con Irene, compagna e collega, al confine tra l’Umbria e la Toscana: nasce il progetto dei macchiati e nascono tre figli. I macchiati si specializzano nella formazione teatrale dei bambini e nella creazione di spettacoli pensati per valorizzare i territori e le persone che li abitano.

Margherita Sanchini

Margherita Sanchini inizia lo studio del clarinetto presso la Scuola di Musica del Trasimeno, diplomandosi nel 2005 presso il Conservatorio O. Respighi di Latina. Si perfeziona con i M° Mariozzi, Stolzman, Carbonare, Meloni ( I° clarinetto del Teatro Alla Scala di Milano) e collabora come clarinettista con l’Orchestra Spazio Musica di Orvieto, l’Orchestra d’Armonia Città di Terni, Musicfest Perugia, l’Orchestra da Camera del Trasimeno, l’Associazione Pankalon, la Compagnia Italiana di Operette (MI) e il Cantiere Internazionale di Montepulciano (SI).

Nel frattempo, dopo il liceo classico, consegue nel 2009 la laurea triennale in Filosofia presso l’università degli studi di Perugia, nel 2012 la laurea magistrale in Antropologia Culturale ed Etnologia.
In quegli anni si avvicina all’insegnamento della propedeutica musicale e consegue il I, II, III grado del corso “Metodologia e pratica dell’Orff- Schulwerk”, specifica metodologia di insegnamento della musica, presso la Scuola popolare di Musica Donna Olimpia di Roma. Partecipa inoltre ai corsi estivi presso il Carl Orff Institut, l’Universität Mozarteum di Salisburgo, Austria (International Summer course Elemental Music and Dance Pedagogy – Orff Schulwerk) e al 27th Kodàly Seminar e il 21th International Kodàly Symposium presso Zoltan Kodàly Pedagogical Institute of Music di Kecskemét, parte della Liszt Academy di Budapest, Ungheria approfondendo anche il metodo Kodaly per l’insegnamento della musica.
 Nel 2015 consegue presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano il Certificate of advanced studies in Educazione musicale elementare (EME).
Ha partecipato ai seminari Orff – Schulwerk presso la Scuola di Musica Sintonie di Terni, la Scuola di Musica di Amelia e l’Istituto di Musica H. W. Henze di Montepulciano con Ciro Paduano, Marcella Sanna e Roberta Chechi.

Dal 2014 al 2017 ha collaborato con l’Istituto di Musica H.W. Henze di Montepulciano come docente di clarinetto e propedeutica musicale.
Dal 2014 al 2018 ha collaborato con la Scuola di Musica “Il Pentagramma” di Perugia come docente di propedeutica musicale per bambini da 3 a 5 anni.
Dal 2009 collabora con la Scuola di Musica del Trasimeno come docente di clarinetto, sassofono, musica d’insieme per fiati, propedeutica musicale per bambini da 3 a 8 anni.

Dal 2006 svolge progetti di educazione musicale e laboratori musicali per conto dell’APS Amici della Scuola di Musica del Trasimeno presso le Scuole d’Infanzia e Primaria di numerosi istituti comprensivi (C. Lago, Panicale-Tavernelle- Piegaro, Passignano s/T, Magione- Mantignana, Perugia). Nel 2020 si laurea in Scienze della Formazione Primaria con il massimo dei voti e la lode presso l’università degli studi di Perugia.